Venezia nel Seicento – La Peste prima parte “Pillole di storia al tempo di Coronavirus”

images-1Mentre il mondo affronta la sfida del coronavirus, è importante ricordare come la fede abbia salvato dalla peste una delle città più amate del mondo. Nel biennio 1575-1577, una violenta ondata di peste bubbonica colpì quella che era la Repubblica di Venezia, uccidendo quasi 50.000 persone. Quasi un veneziano su tre perse la vita per la malattia, incluso il grande pittore rinascimentale Tiziano. Nel 1576, durante il picco dell’epidemia, il Senato decise di costruire una splendida chiesa per chiedere l’aiuto divino nella lotta alla malattia. Il doge Alvise I Mocenigo, che governava la Repubblica di Venezia, scelse Andrea Palladio, uno degli architetti più importanti Unknowndell’epoca, per dare l’incarico di realizzare il progetto.Chi visita Venezia oggi può ammirare la chiesa del Redentore, ma pochi sanno che questa  struttura alta 76 metri con una cupola imponente che domina l’isola della Giudecca, costruita nel 1592 per ringraziare Dio per il suo aiuto nello sconfiggere un’epidemia di peste che uccise più del 30% degli abitanti della città.

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